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pilastro soldà piccole dolomiti 9.9.12

Scopriamo con piacere di essere i primi a percorrere il  sentiero d'accesso al baffelan incappando in numerose ragnatele costruite a regola d'arte da grossi ragni(altrochè i ragni di lecco),uno dei tanti ha deciso di fare del mio timpano su casa,almeno la sveglia delle 3:30 è servita a qualcosa. 
Siamo qui per ripetere il pilastro Soldà,via aperta nel'agosto del 1928 da G.Soldà A.Soldà e F.bertoldi  di 250 metri con un tratto di 5- e solitamente dal 3 al 4+, le soste sono su almeno un cementato,a parte alcune intermedie su chiodi e la roccia a mio parere è buona con tratti  dal mediocre a marcia.

Io, Aleardo e spritz (essendo veneto) ci lanciamo nel canale d'accesso al pilastro, con salti di roccia conglomerata male fino ad un terrazzo che  traversandolo a destra si incontra un golfaro con anello dove si attacca.il caldo è gia insopportabile e speriamo che appena voltato l'angolo tiri un po di vento.

Aleardo parte in traverso fino allo spigolo dove si sale senza troppe difficoltà,senza alcun chiodo ne possibilità di proteggersi arriva contento in sosta,anche io noto l'inproteggibilità del tiro e spero nella bonarietà della roccia nei tiri seguenti.

Vado,traversando a destra trovo alcuni chiodi,dopo un avvio un po lento dato dalla paura vera riprendo fiducia,supero lo spigolo,mi proteggo anche con un nut e il fidato eccentrico fino alla sosta comoda.qui un venticello fresco ci permette di non puzzare troppo di caldo.

Ale mi raggiunge"non potrebbe fare altro" e dopo aver letto la relazione va superando un diedo con passaggio atletico ed un'altra poco proteggibile,terrosa e marcia rampa  sostando sotto ad una bella parete fessurata.

E' il momento del mio tiro chiave"ben 4+" fesura da proteggere con un solo chiodo dopo il tratto difficile fino ad un pulpito  molto bello ed aereo da li parte il tiro chiave che tocca ad Aleardo con fessurone fuori misura,traversino a sinistra,chiodatissimo passo chiave di 5- e bel diedro finale.
Raggiungendolo nel chiave essendo un po unto mi scappa il piede destro , fortuna che avevo l'altro.

Dopo una breve consultazione apprendo che dovro traversare per un sacco a destra su di un esposto davanzalino schiodato,riesco a mettere un paio di cordini in spuntoni poi per placca marcia arrivo al'incrocio con la via verona al'ombra con un freddo porcello,mi vesto e recupero aleardo nel mentre parlo con Spritz della peculiarità della sua tela e mi dice che se lo ospito a Modena mi svelerà la formula per sintetizzare la tela,dandomi la possibilità di non lavorare più per tutta la vita."il freddo!".

Fantastico diedro per Ale con sosta aerea e appesa su un solo chiodo resinato.
Io dopo un passaggio atletico entro in un camino dove proteggendomi le corde diventano da subito dure anche se le protezioni le avevo allungate a dovere fino ad un traverso breve a destra che mi porta sotto una placca,superandola si arriva in sosta .
Da qui con una corda corta simbolica arriviamo in vetta dove mangiamo e ci riposiamo per l'impegnativa discesa.

Al rifugio dopo aver mangiato le tigelle e i biscotti di Aleardo  ci beviamo la solita ma sempre meritata birra 
ammirando le figotte del posto.
Bella domenica e bella via,ora ci manca da fare la diretta Carlesso non appena ne avremo le palle!