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Monte Giovo linea "i tre porcellini" 30.12.12

Io (Boia),Aleardo e Carlo viste le temperature basse, anche se con poca neve , decidiamo di andare a spicozzare verso il lago santo, non sapendo bene che fare di preciso carichiamo la macchina fino all'orlo con varie chincaglierie e alle 8:30 siamo già al parcheggio del lago santo a vestirci di tutto punto come se non ci fosse un domani.
Indecisi ancora sul da farsi tra il centrale e la diretta alla croce, ci incamminiamo verso il lago, essendo inesperto lascio decidere ai veterani che optano per l'ampia parete della diretta.
Invece di fare il sentiero saliamo per il ripido bosco cominciando già a scaldare le picche essendo tutto ghiacciato, superatolo ci troviamo nella "borra dei porci" dove siamo preceduti solo da un solitario spicozzatore sulla diretta. Attratti da una linea che finisce con un canalino nascosto un centinaio di metri a sinistra della diretta, incuriositi, decidiamo di tentare di salirla in cordata.

L'avvicinamento è ancora lungo e faticoso su pendio a 45° fino ad un masso dove allestiamo una sosta con un friend piccolo e un sasso incastrato, essendo carico come una molla mi propongo di fare il capocordata.
Non potendomi tirare indietro parto costeggiando a sinistra una parete rocciosa dove dopo una ventina di metri riesco a mettere un'insicuro nut, da li obliquando verso sinistra (ora a 50°) mi porto finendo quasi le corde a sostare su un'altro masso affiorante dove pianto un chiodo e un fittone, recupero gli alti e arrivato, Carlo pianta un'altro chiodo per star sul sicuro.
Ho decisamente i piedi congelati, fra "urla di dolore"e il fittone in mezzo ai maroni riparto su lastre meno stabili di ghiaccio che si rompono sotto i piedi  dando la sensazione di essere su delle uova mi porto velocemente ad un'altra parete, dove più o meno a metà tiro metto un chiodo, facendolo cantare fino agl'ultra suoni e traversando ancora a sinistra, arrivo all'imbocco del canalino nascosto, allestisco la sosta (meno sicura delle altre) e "molla tutto!".
In un batter d'occhio ho Aleardo affianco, Carlo è invece alle prese con un chiodo che non ne vuol sapere, ma che alla fine è uscito, così ci raggiunge.
Sono alle prese con il canalino che vira verso destra (60°), dopo una decina di metri vorrei proteggermi, ma intorno ho solo marciume, continuo fino a scorgere una fessura dove pianto uno svogliato e psicologico chiodo che non canta bene come l'altro, ma quello c'è... supero un salto verticale di fritto misto, mancano una decina di metri alla cornice finale (70°) con neve morbida e poco stabile dove mi cacosotto fino in vetta.
Adrenalinico sosto su spuntone  e recupero i veterani che si congratulano, soddisfatti dopo esserci rifocillati torniamo al lago.
Grazie del bel battesimo del ghiacco!


















Forse non saremo stati i primi a salire la linea, ma sulla guida li intorno non c'è niente, noi non abbiamo ne trovato ne lasciato niente ed essendo ben proteggibile speriamo che rimanga tale, ci è sembrata AD, 3 tiri di corda (50,40,30), esposta a ENE.
Quindi forse aperta da Ferri Luca, Aleardo Menozzi e Carlo Collina il 30.12.12.